ASSOCIAZIONE KAY LA - ODV
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO

BREVE STORIA

L'Associazione KAY LA - ONLUS nasce nel 2007 allo scopo di sostenere la missionaria francescana Suor Marcella Catozza, di Busto Arsizio (VA), nel suo apostolato tra i più poveri nei luoghi più dimenticati del mondo.

 

La nascita dell'Associazione è strettamente legata alla presenza missionaria della citata suora, tanto che la nostra storia si fonde di fatto con l'attività svolta da suor Marcella, la quale entra ad Haiti nel 2006 e su richiesta del Vescovo della capitale Port au Prince si interessa della situazione di una baraccopoli di diverse decine di migliaia di persone, Waf Jeremie, luogo dove nessun aiuto era mai giunto.

 

Qui apre un ambulatorio per la prima assistenza sanitaria, rivolta principalmente ai bambini e alle mamme, al quale aggiunge un piccolo centro educativo per bambini dai 2 agli 8 anni.

 

Subito si rivela necessario avviare il progetto "UNA SPERANZA PER JOB" per affrontare la grave denutrizione dei bambini non più lattanti.

 

Per sostenere il progetto un gruppo di amici fa sorgere la nostra Associazione "KAY LA" che in lingua haitiana significa "LA CASA": si vuole in questo modo esprimere l'abbraccio della solidarietà di tante famiglie italiane verso famiglie e bambini haitiani che non hanno né casa né cibo.

 

Da allora ad oggi la nostra Associazione ha garantito così la sopravvivenza e l'uscita dalla denutrizione di oltre 150 bambini.

 

Nel frattempo Suor Marcella riesce a diventare un punto di riferimento essenziale all'interno di Waf Jeremie: grazie a lei i caschi blu dell'ONU entrano nella baraccopoli a sostegno del lavoro della missionaria. Questo permette anche la presenza preziosa di volontari americani ed europei che operano al fianco di Suor Marcella in totale sicurezza e tranquillità.

 

Nel corso del 2009 si chiude questo progetto e per la missionaria si apre un nuovo ambito di lavoro nella città di San Pedro de Macoris all'interno della Repubblica Dominicana: il vescovo della città espone a Suor Marcella la gravissima situazione di molti haitiani presenti nelle piantagioni di canna da zucchero. Si tratta di centinaia di famiglie abbandonate a se stesse in condizioni di miseria e spesso senza alcun documento civile che riconosce la loro esistenza.

 

Dopo un periodo di conoscenza della situazione Suor Marcella viene richiamata in Italia per assistere la madre gravemente malata.

 

Il terremoto ad Haiti la sorprende qui in Italia dopo la morte della mamma. Il vescovo di San Pedro subito le chiede di rientrare ad Haiti a prestarsi per le urgenze della situazione della baraccopoli Waf Jeremie e per sostenere l'accoglienza che Padre Giuseppe Durante, missionario scalabriniano italiano responsabile del seminario San Carlo di Port au Prince, spalanca a feriti e superstiti del disastro.

 

Suor Marcella riscontra che la baraccopoli sopravvive in condizioni ancora più precarie. La vera urgenza a Waf Jeremie diventa prima nutrizionale e poi sanitaria. Molti bambini sono ritornati in situazione denutrita e spesso sono abbandonati. La necessità che si intravede è di creare di nuovo, ma in modo stabile, un centro che affronti la denutrizione infantile con un lavoro di sostegno alle famiglie.

 

Contemporaneamente si vede opportuna la nascita di una scuola materna che possa garantire alle famiglie più povere un'assistenza sanitaria ed educativa ai loro bambini: l'educazione è il modo migliore per affrontare la povertà. Una struttura scolastica organica e completa garantirebbe un futuro per una grossa percentuale della popolazione giovanile di Port au Prince.

 

L'Associazione KAY LA sostiene per tutto il periodo descritto l'intervento di Suor Marcella ad Haiti e nella Repubblica Dominicana.

 

Nel mese di ottobre 2010 l'assemblea dei Soci ha deliberato una nuova finalità dell'associazione che viene così estesa ad ogni fronte della beneficenza col fine di attuare progetti di promozione sociale, culturale, educativa ed economica volti ad arginare situazioni di povertà, bisogno e disagio non solo nei Paesi in via di sviluppo (attraverso la collaborazione con missionari religiosi e laici) ma anche nella realtà nazionale e locale.

 

L'attività dell'Associazione proseguirà dunque il lavoro svolto finora incrementando le iniziative di sensibilizzazione presso la società nel proprio contesto civile e sociale e promuovendo interventi caritativi e di assistenza a più ampio raggio.

OBIETTIVI DELL'ASSOCIAZIONE

 

Si riportano gli articoli 4 e 5 dello statuto dell'associazione.

 

 

Finalità e attività

 

Art. 4 L' "Associazione Kay La", più avanti chiamata per brevità Associazione, non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.

 

L'Associazione, che trova il suo fondamento nell'esperienza cristiana cattolica e che trae origine dall'amicizia di alcuni giovani e adulti della Parrocchia di S. Antonino Martire in Lonate Pozzolo, si pone come finalità la beneficenza, da svolgersi a favore di:

 

- progetti umanitari volti a favorire lo sviluppo sociale, culturale, educativo ed economico dei paesi in via di sviluppo;

 

- progetti volti ad arginare le povertà emergenti nel territorio locale, con riferimento alle situazioni di bisogno di persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali e familiari con le quali l'Associazione entra in contatto.

 

Art. 5 Coerentemente con tali finalità l'Associazione intende pertanto:

 

- promuovere raccolte di fondi presso la società nel proprio contesto civile e sociale da destinare a progetti umanitari promossi dai missionari religiosi e laici con i quali l'Associazione entra in contatto;

 

- sensibilizzare le persone sul valore sociale ed umano dei progetti che l'Associazione riterrà più meritevoli, al fine di fornire un sostegno economico occasionale e/o continuativo a tali progetti da parte dei singoli e dei gruppi;

 

- promuovere e gestire interventi caritativi e di assistenza economica a persone svantaggiate sul territorio locale, attraverso raccolte di fondi e/o di beni di consumo di prima necessità (viveri, abiti, medicinali...).

 

L'Associazione non potrà svolgere attività diverse da quelle indicate nel presente statuto, ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse, e di quelle accessorie per natura a quelle statutarie in quanto integrative delle stesse.

 

 

L'associazione si propone quindi di promuovere e gestire interventi a favore di situazioni di povertà sia in ambito locale, nazionale ed internazionale.

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